Corte di Appello Palermo - Ministero della Giustizia
Il Presidente è il rappresentante istituzionale dell’ufficio, che dirige e organizza secondo un progetto tabellare approvato dal Consiglio Superiore della Magistratura.
Esercita le altre funzioni che gli sono attribuite dalla legge e svolge attività di coordinamento dell'attività degli uffici di sorveglianza del distretto.
Presso il Tribunale di Sorveglianza di Palermo, sede anche dell'Ufficio di Sorveglianza, sono presenti oltre al Presidente altri 5 magistrati. Fanno parte inoltre del collegio del Tribunale di Sorveglianza i 4 magistrati degli Uffici di sorveglianza di Agrigento e di Trapani. Il Collegio del Tribunale opera anche con l’intervento di due privati esperti in materie socio-psicologiche e psichiatriche, estratti da un elenco composto da 20 esperti nominati ogni tre anni dal CSM. La ripartizione degli affari avviene in base alla lettera iniziale del cognome dell’interessato, per far sì che tutti i procedimenti relativi a uno stesso soggetto siano trattati dal medesimo magistrato.
Composizione del Tribunale di Sorveglianza di Palermo
IL PRESIDENTE
Dott.ssa Luisa Leone
Magistrati di Sorveglianza di Palermo Magistrati di Sorveglianza di Palermo
Dott. Attilio Caputo Dott. Nicola Mazzamuto
Dott.ssa Raimonda Tomasino Dott. Cimò Federico
Dott.ssa Maria Agnello Dott. Simone Alecci
Magistrati di Sorveglianza di Agrigento Magistrati di Sorveglianza di Trapani
Dott. Walter Carlisi Dott.ssa Chiara Pesavento
Dott. Federico Romoli Dott. Andrea Fallo
Dott.ssa Gaia De Marchi
E' competente a decidere su svariate materie tra le quali assumono maggior rilievo: liberazione anticipata, permessi premio e di necessità, ricoveri ospedalieri, remissione del debito e conversione delle pene pecuniarie, visto della corrispondenza, espulsione dello straniero come sanzione sostitutiva, esecuzione misura di sicurezza, sospensione esecuzione pena detentiva e misura di sicurezza,esecuzione domiciliare pena detentiva ex l.199/2010. Il magistrato di sorveglianza svolge anche attività di vigilanza sugli istituti penitenziari attraverso visite periodiche e l'audizione dei detenuti.
La ripartizione degli affari tra i magistrati di sorveglianza avviene in base alla lettera iniziale del cognome dell'interessato, per far sì che tutti i procedimenti relativi allo stesso soggetto siano trattati dal medesimo magistrato che avrà così una visione continua ed unitaria del relativo trattamento penitenziario e per assicurare criteri obbiettivi e predeterminati nell'assegnazione degli affari.
I procedimenti collegiali sono ripartiti secondo criteri collegati alla lettera iniziale del cognome del soggetto interessato alla decisione; i collegi delle udienze del tribunale sono presieduti dal presidente ed integrati da un magistrato appartenente all’ufficio di sorveglianza del distretto nella cui circoscrizione si trova il condannato o l’internato sulla cui posizione si dovrà provvedere e da due esperti.
L'assegnazione dei procedimenti collegiali è la seguente:
Giudice Dr.ssa Tomasino (compone il collegio di giovedi)
Giudice Dr.ssa AGNELLO (compone il collegio di venerdì.)
Giudice Dr.ssa LEONE (compone il collegio di martedi)
Giudice Dr. CAVARRETTA (compone il collegio di venerdì.)
Giudice Dr. CAPUTO (compone il collegio di venerdì)
I procedimenti di secondo grado dei magistrati dell’Ufficio di sorveglianza di Palermo sono trattati dal Presidente dr. Giancarlo Trizzino
Dott.ssa Chiara Vicini: tutti gli affari riferibili a persone il cui cognome cominci con le lettere che vanno dalla A alla K.
La dott.ssa Vicini sarà sostituita in caso di astensione, ricusazione o impedimento dalla dott.ssa Fontana.
Dott.ssa Lucia Fontana: tutti gli affari riferibili a persone il cui cognome cominci con le lettere che vanno dalla L alla Z.
La dott.ssa Fontana sarà sostituita in caso di astensione, ricusazione o impedimento dalla dott.ssa Vicini.
Affari collegiali di 2° grado riferibili all’Ufficio di Sorveglianza di Trapani.
Gli affari di 2° grado riferibili all’Ufficio di Sorveglianza di Trapani saranno trattati dall’altro Magistrato dell’Ufficio diverso da quello che ha emesso il provvedimento.
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